La Svizzera, seppur di pochissimo, ha deciso di riprendersi la totale autonomia in ambito di gestione dell’immigrazione. La decisione di riportare in auge i contingenti di lavoratori esteri e i meccanismi conosciuti in passato è tutta di diritto interno: ci vorrà un po’ di tempo per la legislazione di applicazione, ma se il popolo ha deciso così questo dovrà essere fatto. Anche gli effetti internazionali dell’iniziativa dipenderanno da noi. Le norme transitorie del testo appena accettato dicono che i trattati internazionali che contraddicono alle nuove disposizioni costituzionali devono essere rinegoziati e adeguati entro tre anni, cosa che implica che sia la Svizzera a disdire l’accordo sulla libera circolazione delle persone e l’Unione europea a dover reagire a questa disdetta, non il contrario. Con il…