Oggi ricorrono i cinquant’anni esatti dalla sua morte. Pensare a Guglielmo Canevascini è però più di un atto dettato dalla ricorrenza. È un dovere per chi abbia a cuore il Ticino. La figura di questo uomo politico, di questo statista, primo socialista a essere entrato nel Governo ticinese, ci racconta cose di una modernità assoluta e, al di là della cortina a tratti mitologica di cui è stata ammantata, di una verità quasi imbarazzante ai nostri giorni. Autodidatta, sindacalista, grande polemista, certamente. Ma Guglielmo Canevascini è stato sopra tutto uomo e politico tutto d’un pezzo. Dalle idee chiare, dai principi saldi anche in momenti bui. Fu una persona di grande apertura, di solidarietà, di ferma opposizione al fascismo che aveva conquistato l’Italia e che,…