C’è un’alternativa alla santa alleanza di destra UDC/PLR/PPD che ieri si è presentata a Berna e che da noi si era trovata qualche anno fa a Medeglia? Sì che c’è, si chiama Partito Socialista! La destra non vuole nessun potenziamento delle misure di accompagnamento alla libera circolazione delle persone per difendere il mercato del lavoro, dice NO all’imposta sugli utili da capitale, no a nuovi ispettori fiscali, vuole il congelamento a livello del 2014 delle spese pubbliche (naturalmente tranne gli incentivi fiscali per start-up innovative), vuole la garanzia dell’accesso alla cooperazione internazionale in materia di ricerca (“facile” da ottenere dopo il 9 febbraio!), vuole l’estensione degli orari di apertura dei negozi, il diritto del lavoro più flessibile nelle regioni turistiche. E la difesa del potere d’acquisto dei salari? Gli affitti più bassi? I costi delle casse malati da contenere? L’ambiente? La rete sociale? Le pari opportunità? Non sono prioritarie, ovviamente.
La maschera è caduta: questo è il programma di chi vorrebbe i socialisti fuori dai Governi!
L’alternativa c’è, ma ha bisogno di essere sostenuta dai cittadini, nelle votazioni popolari e alle elezioni.