Manuele Bertoli Un modo si trova – Pensieri, appunti e proposte di politica e altro

NO a tagli ingiusti

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Pubblicato sulla Regione, marzo 2006

La ministra delle finanze, in un suo contributo apparso lo scorso 24 febbraio su questo giornale a proposito della votazione del 12 marzo, ha sciorinato una serie di cifre a dimostrazione di quanto sia aumentata negli ultimi anni la spesa dei contributi cantonali ad enti, associazioni, fondazioni ecc. che eseguono, per conto dello Stato, dei compiti pubblici nel campo sanitario, educativo, sociale.

Sorvolando, per ragioni di spazio, sul fatto che le cifre presentate dalla signora Masoni non danno un’idea corretta della situazione già solo perché non si riferiscono al volume delle prestazioni erogate, tutt’altro che stabile, osservo che sommando i diversi dati da lei presentati si ottiene una differenza tra il 2000 e il 2006 di 63,6 milioni di franchi, pari a poco più di 1/3 di quanto, negli stessi anni, tra II, III e IV pacchetto fiscale, iniziative leghiste e cosiddetta “neutralizzazione del passaggio alla tassazione annuale” il Cantone ha perso in sgravi fiscali. Negli stessi anni, dal 2000 al 2006, sono infatti ben 160,1 i milioni che ogni anno il Cantone non incassa più a seguito di quella scelta, un dato che non considera gli sgravi prima del 2000 e che avrebbe potuto essere ancora più pesante se con il Preventivo 2005 non si fosse fatto un piccolo passo indietro, purtroppo solo transitorio.

Dopo aver sperperato somme ingentissime ad innaffiatoio con la politica degli sgravi, andando soprattutto a bagnare orti già ben irrigati  con la scusa di un fantomatico rilancio economico che non c’è mai stato, oggi ci si trova in situazione di emergenza finanziaria. E allora, invece di rivedere, almeno in parte, questa politica sbagliata si tenta di far passare l’idea che le spese per la socialità, la sanità e la formazione sono esagerate, che ci si stanno permettendo lussi improponibili ecc. Bugie. Gli ultimi dati disponibili, relativi al 2003, dimostrano che per l’insegnamento, la socialità e la salute in Ticino si spendono in media pro capite fr. 5’271.- contro una media nazionale di fr. 5’781.-.

Le casse pubbliche vanno risanate, ma questa operazione deve avvenire con equilibrio, ricerca del consenso e simmetria dei sacrifici, non con azioni unilaterali. Il cosiddetto “pacchetto di riequilibrio”, di cui fa parte il decreto sottoposto al popolo il prossimo fine settimana, è andato purtroppo in tutt’altra direzione. Si sono tagliati i sussidi ai premi di cassa malattia, dopo che il popolo aveva chiaramente detto di NO il 16 maggio 2004, oltretutto con una decisione probabilmente illegale. Si è abbandonata la strada della simmetria dei sacrifici e della ricerca del consenso del Preventivo 2005, che noi avevamo sostenuto. Con il sostanziale blocco dei sussidi ad enti, associazioni ecc. è stata riesumata una vecchia idea contenuta nel Preventivo 2004, che allora venne fortunatamente congelata grazie ad una maggioranza PSPPD-Lega.

Mentre a socialità, sanità e formazione si chiedono ulteriori sacrifici, non mancano settori per i quali la mannaia risparmista fa eccezione, naturalmente in nome delle priorità. Due esempi attuali.

E’ una priorità della stessa ministra delle finanze e presidente di Ticino turismo (ad interim dal 1998), dopo aver assistito dal 1999 al 2004 ad un aumento del personale del 50% e ad un aumento da 3,8 a 6,8 milioni delle spese totali dell’ente, non toccare il finanziamento del marketing turistico, che nel 2000 venne più che raddoppiato e che oggi si vuole mantenere inalterato, a scapito degli investimenti nelle infrastrutture.

E’ una priorità, questa volta del ministro delle istituzioni, pensare di investire 100 milioni in nuove aggregazioni tra i Comuni.

Siccome socialità, sanità e formazione non sembrano tra i settori prioritari, devono invece passare alla cassa.

Contro questo modo profondamente errato di vedere le cose è importante che la popolazione dia un chiaro segnale il 12 marzo. Un chiaro NO permetterà di riprendere il dibattito attorno al risanamento finanziario su basi diverse, riesumando lo spirito del Preventivo 2005, abbandonato troppo in fretta da Governo, PLRT e PPD.

Manuele Bertoli Un modo si trova – Pensieri, appunti e proposte di politica e altro

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