Manuele Bertoli Un modo si trova – Pensieri, appunti e proposte di politica e altro

Non torniamo indietro!

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apparso su “LaRegione Ticino” del 28 marzo 2011

Alle elezioni cantonali del 2007 il Ticino aveva deciso per una svolta politica importante, concretizzatasi con l’uscita di scena di Marina Masoni. Il Consiglio di Stato del quadriennio che si sta concludendo ha così potuto lavorare in un clima diverso da quello precedente, ha risanato i conti senza particolari drammi, ha saputo dire di NO all’assalto alla diligenza degli sgravi leghisti, ha prodotto qualche riforma di peso, anche se si poteva fare di più, pur confrontato con la crisi partita nel 2008 i cui morsi si sentono ancora.

Alle cantonali del 2007 l’elettorato aveva deciso anche di resuscitare la Lega, che nel 2003 era caduta sotto il 12% per il Gran Consiglio perdendo quasi un terzo dei voti rispetto al 1999, portandola al 16%. Il “rimbalzo” di quattro anni fa era stato favorito dall’appello di Giuliano Bignasca, che si era presentato all’elettorato chiedendo i voti per non scomparire, riuscendo nel suo intento per poi, a urne chiuse, abbandonare in fretta e furia il profilo del questuante per tornare alla sua solita baldanza.

A pochi giorni dalle elezioni 2011 sono oggi io a rivolgermi agli elettori per un appello, che chiede a tutti di non tornare indietro.

Non torniamo al confronto ideologico sulle risorse finanziarie, che dal 1995 al 2007 ci ha visto batterci sugli sgravi fiscali e contro i tagli alle prestazioni sociali. Non torniamo al periodo delle privatizzazioni, tentate e per fortuna sempre bloccate nel settore elettrico, dei rifiuti, accennate per Banca Stato. Non torniamo al confronto sulla scuola chiusosi nel 2001 con il voto popolare. Abbiamo di fronte un periodo delicatissimo, nel quale ci giochiamo parecchio del futuro delle giovani generazioni, se sapremo affrontare con testa le opportunità delle nuove trasversali alpine, se sapremo risolvere la questione degli agglomerati, se sapremo uscire dalla crisi con un progetto economico di lungo respiro, se sapremo anticipare i tempi nella politica energetica. Dovessimo ritornare ad un Governo simile a quello prima del 2007 tutto diventerebbe più difficile per chi in Ticino vuole servizi impeccabili, una rete sociale solida, un ambiente preservato, una scuola all’avanguardia, un’economia che continui, come ora, a generare più posti di lavoro di quanti ne potrebbero occupare i lavoratori residenti.

Il Partito Socialista ha deciso di fare una campagna elettorale positiva, non fondata sulle paure o sull’agitazione di spauracchi, perché intende dare il suo contributo al continuo ammodernamento dello Stato come ha fatto in questi quattro anni. Molti suoi postulati sono stati accolti, nella politica della formazione, della socialità, della fiscalità, nell’ambiente, anche se le cose ancora da fare sono tante e se, su alcune scelte di fondo, il confronto è sempre aperto. Naturalmente se vi sarà costretto tornerà a fare resistenza, come ha saputo fare con ottimi risultati negli anni in cui a Bellinzona c’era Marina Masoni, magari anche guadagnandosi qualche simpatia in più come accade quando si alza il profilo, ma per il futuro del Ticino serve altro.

Non tornare al passato significa confidare nel fallimento del tentativo della destra liberale di prendersi la rivincita con il proprio candidato, evitare il raddoppio leghista in Consiglio di Stato e per il PS fare un risultato che permetta di mantenere il DSS. Puntare a tenere il DSS, per continuare a fungere da garanti di una socialità e di un sistema sanitario equo, laico e non minacciato da interessi privati, è per i socialisti uno degli obiettivi strategici più importanti. Un obiettivo per il quale serve il massimo della forza. Il massimo dei voti.

Da parte mia, quale candidato al Governo, spero che venga riconfermata la saggia decisione del 2007, che vide chiudersi un periodo politico difficile per aprirne uno più fertile e rispettoso della coesione di questo Cantone. La posta è alta, sono convinto che gli elettori se ne rendano conto, ed è contando sulla loro intelligenza e la loro capacità di unirsi nei momenti importanti che rinnovo il mio appello: non torniamo indietro!

Manuele Bertoli Un modo si trova – Pensieri, appunti e proposte di politica e altro

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