Manuele Bertoli Un modo si trova – Pensieri, appunti e proposte di politica e altro

Oro, contabilità e progetti

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Pubblicato sul Giornale dl Popolo, maggio 2006

L’arrivo in Ticino dei 557 milioni di franchi provenienti dalla vendita delle eccedenze auree della Banca Nazionale ha acceso un importante dibattito nel nostro Cantone.

Il prossimo 21 maggio si andrà a votare sul decreto che stabilisce come i 557 milioni dovranno essere contabilizzati. Un referendum a mio parere inutile, perché il nocciolo della questione “oro BNS” non è contabile, ma politico.

Non credo che ai cittadini importi molto se parte della cospicua somma (280 milioni) verrà contabilizzata come ammortamento straordinario o se rimarrà nel Consuntivo 2005 come avanzo d’esercizio. La differenza non è un dettaglio, ma non ha nulla a che vedere con gli eventuali progetti per l’uso di una parte di questo importo.

Tenterò di spiegarla con un esempio, paragonando il Cantone ad una famiglia con il conto in banca a zero, una bella ipoteca sulla casa da pagare ogni mese, la fattura per il rifacimento del tetto appena arrivata e l’annuncio di una eredità di un certo peso. Che fare dei soldi giunti inaspettatamente? La prima alternativa, quella dell’avanzo d’esercizio, suggerisce di rimpinguare il conto in banca con l’eredità. Per pagare la fattura del tetto si dovrà però aumentare l’ipoteca, con il risultato che la famiglia avrà più liquidità, ma i costi mensili aumenteranno erodendo il suo potere d’acquisto. La seconda alternativa, quella dell’ammortamento straordinario, suggerisce invece di pagare il tetto appena rifatto con i soldi ereditati, senza aumentare l’ipoteca. In questa seconda ipotesi ovviamente il conto in banca crescerà nettamente meno, ma i costi mensili non aumenteranno. Come si può ben vedere la scelta tra le due opzioni, quella dell’avanzo d’esercizio o quella dell’ammortamento straordinario, non è tra le più avvincenti, perché alla fine dei conti si giunge al medesimo risultato. Purtroppo è su questa scelta poco interessante, e non su altre cose, che si voterà in maggio.

Non si voterà sui diversi progetti avanzati dalle forze politiche per l’uso parziale di questi soldi, anche se alcuni tentano di far credere ai cittadini il contrario. A dimostrazione di ciò osservo come sia nel campo del SI’, sia nel campo del NO vi sono partiti e movimenti che hanno avanzato proposte precise per l’uso parziale di questo eccezionale provento.

Personalmente credo che sia saggio sostenere l’ammortamento, quindi votare SI’. In questo modo, tra l’altro la pressione sui conti cantonali della gestione corrente diminuisce e diviene meno urgente la necessità di trovare urgentemente correttivi importanti. Poi, se finalmente la soluzione consensuale sui vari progetti trovata in Commissione della gestione, seppur tardivamente, potrà arrivare in Parlamento, avremo fatto qualche passo avanti anche nell’uso parziale di questi soldi.

Votare NO non avrebbe un gran significato. Non ci permetterebbe di fare un passo avanti sulla questione centrale dell’uso di questo importo e non permetterebbe di alleggerire un poco i conti pubblici dei prossimi anni, ancora pesantemente toccati dal dissesto finanziario masoniano.

Manuele Bertoli Un modo si trova – Pensieri, appunti e proposte di politica e altro

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