L’uomo è intelligente perché molto adattabile, ma riesce anche ad abituarsi in fretta all’orrore indicibile. Per questo quel che è successo 70 anni fa va sempre proposto alle coscienze, di ieri, di oggi e di domani, come esempio di quel che è stato e che non deve essere. Nei campi di sterminio esso ha annientato la sua umanità e la dolorosa memoria di quell’inferno è una strada per ritrovarla.
Per non abituarsi all’orrore
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