Il Bellinzona è fallito sotto il peso dei suoi debiti, una fine ingiusta per un sodalizio storico del nostro Cantone che ha saputo coagulare attorno a sé, come altri, passioni, emozioni, lavoro, amore di un territorio per la sua squadra e per il calcio.
È caduto perché la sua gestione economica, in un contesto che è sempre più un mercato e sempre meno un campionato sportivo, ha portato la società al disastro, cosa che era già successa ad altri nel nostro Cantone e che, purtroppo, potrebbe succedere ancora.
Lo sport di squadre d’élite sta da anni sempre più diventando una questione di soldi prima che un fatto sportivo, un trend triste, che produce fatti come quello accaduto oggi e che sostanzialmente mortifica i suoi valori fondamentali. Nessuno vuole uno sport straccione, ma se non si riuscirà ad invertire un poco questo processo involutivo ho il sospetto che giornate come queste ne vivremo o subiremo ancora.