Al sito Ticinolibero, al quale sono sempre andato indigesto per ragioni conosciute solo ai suoi due artefici, non sta bene la mia critica ai 100 tiratori franchi del PD che hanno affondato la candidatura di Prodi alla presidenza della Repubblica italiana, perché dietro di essi vi sarebbe Massimo D’Alema, che per me è e rimane uno dei più lucidi politici della penisola.
Che la stampa indichi D’Alema come grande burattinaio di questo fattaccio non mi sorprende, per la stampa D’Alema è da anni l’anima nera di tutti i misfatti della sinistra del Belpaese, anche quando dice chiaramente che non c’entra nulla. Siccome non mi pare però abbia mai avuto fatica a dire quello che pensava ed ha appena ribadito che questa ipotesi è degna di denuncia per calunnia, credo che prima di sollevare presunte contraddizioni là dove non ci sono le cose andrebbero minimamente dimostrate. A meno di sposare le tesi di Göbbels, secondo il quale una bugia ripetuta mille volte, magari a mezzo stampa, diventa verità.